mercoledì 30 aprile 2008

"Duello" Astrologia / Astronomia -Parte Settima -


A proposito di statistiche c'è da fare un'ulteriore precisazione, per la quale riporto un articolo pubblicato nel sito del CICAP:
http://www.cicap.org/new/articolo.php?id=102126

Comitato Italiano per il Controllodelle Affermazioni sul Paranormale
Il CICAP promuove un'indagine scientifica e critica nei confronti del paranormale.

L'Astrologia
Influenza degli astri: arriva una nuova smentita scientifica
Aarhus. Peter Hartmann, un ricercatore del dipartimento di psicologia dell'Università danese di Aarhus, ha condotto un particolare studio sui legami tra le caratteristiche dell'uomo e l'astrologia. Secondo lo studio ci sono poche, se non inesistenti, correlazioni tra le caratteristiche delle persone e i segni dello zodiaco.
Nella ricerca, pubblicata nel maggio 2006 nel numero di Personality and Individual Differences, Hartmann afferma: "Quando consideriamo i parametri standard scientifici e li rapportiamo ai segni dello zodiaco, emerge chiaramente che c'è pochissima, o forse nessuna, verità nei segni zodiacali. Questo non significa necessariamente che tutta l'astrologia sia priva di fondo di verità, ma solo che l'effetto dei segni zodiacali è quasi certamente irrilevante. Secondo la scienza corrente, c'è più verità nelle vignette comiche che nell'oroscopo settimanale, basato unicamente sui segni astrologici".
Per arrivare a questo rapporto Hartmann e i suoi colleghi hanno utilizzato l'analisi computerizzata e metodi statistici per studiare un possibile collegamento astrologico tra più di 15 mila individui, selezionati tra due diverse fonti.
La prima è stata lo studio sull'esperienza della guerra del Vietnam, che ha acquisito informazioni sull'intelligenza, la personalità e la data di nascita dei veterani. La seconda è stata uno studio sulla gioventù del 1979 che ha raccolto dati sull'intelligenza e la data di nascita di uomini e donne tra i 15 e i 24 anni. Se fosse esistita una connessione su un campione superiore al 5%, allora la teoria sarebbe stata considerata valida. Gli scienziati non hanno trovato nessuna relazione tra la data e l'ora di nascita di un individuo e la sua personalità. Comunque, la ricerca ha determinato che le persone facenti parte dello studio sul Vietnam nati tra luglio e dicembre erano leggermente più intelligenti (si parla di meno di un punto di Q.I.) rispetto ai nati tra gennaio e giugno.
Geoffrey Dean, uno studioso di astrologia, ha effettuato, poi, un'ulteriore ricerca su 2000 persone nate a pochi minuti di distanza dall'altra.
Lo studio, pubblicato sul Journal of Consciousness Studies, ha riguardato più di 100 diverse caratteristiche come il Q.I., l'ansietà, il carattere, lo stato sociale e civile. Dean è giunto allo stesso risultato del team di Hartmann: la data di nascita non influisce sulla personalità di un individuo.
I ricercatori, in ogni modo, sono del parere che una diversa forma di astrologia, più dettagliata, personalizzata e mirata, possa avere una qualche validità.



Anche il professor Giuseppe Longo si è pronunciato in merito alla difficoltà di definire l'intelligenza.
Da un punto di vista astrologico Ciro Discepolo, nel suo "Nuovo dizionario di Astrologia", Armenia Ed. dà le seguenti definizioni:



  • Intelletto: Buoni valori intellettuali hanno i segni d'Aria, un Mercurio dominante, gli aspetti (anche se dissonanti) Mercurio-Urano.

  • Intelligenza: Si può intendere in molti modi. A nostro avviso essa è la capacità di cogliere legami. In tal senso sono particolarmente intelligenti coloro che hanno Mercurio in Scorpione, in Ariete, in Gemelli, in Aquario o in forte aspetto, anche dissonante, tra Mercurio ed Urano.

Con dette definizione, si può ben comprendere che l'articolo del CICAP non ha alcun valore!

venerdì 25 aprile 2008

"Duello" Astrologia / Astronomia -Parte Sesta -

Il ciclamino è il fiore della diffidenza... per dire che si può essere diffidenti anche con eleganza.
La diffidenza espressa con gentilezza è proprio un'arte, proprio come gli exit pool (i quali hanno carattere statistico) elaborati per prevedere l'esito delle elezioni politiche. Il professor Giuseppe Longo ha affermato che le statistiche della Sorbona, non hanno validità perché non si possono elaborare dati certi se si studiano dati ambigui. E perché mai degli studiosi della Sorbona dovrebbero prestare attenzione a dati non affidabili? E se dovessero studiare dei dati "ambigui" (come li definisce il professore), non sarebbero in grado di accorgersi di eventuali anomalie?
Ciro Discepolo si è riferito a alle statistiche Gauquelin per i pianeti angolari. Nel caso del pianeta Marte si doveva verificare che tale pianeta fosse angolare nel momento della nascita di personaggi che dedicassero al propria vita ad attività marziane, come lo sport, la carriera militare, la lotta, ecc... e ne avessero un ottimo rendimento in senso di vittorie, promoziono, ecc...
Per pianeta angolare si definiscono quei pianeti che all'istante della nascita si trovano all'Ascendente, al Medio Cielo, al Fondo del Cielo e al Discendente, cioè, rispettivamente nel punto all'orizzonte dove sorge il sole (Ascendente) , il punto a mezzogiorno allo zenit (il punto sopra la nostra testa cioè il Medio Cielo), il punto opposto al Medio Cielo (Cioè il Fondo del Cielo che abbiamo "sotto i piedi" cioè a mezzogiorno dall'altra parte del globo terrestre), e il punto opposto all'Ascendente, cioè il punto al calar del Sole.
Non vi sono ambiguità di nessun tipo. ne nei dati di ingresso, cioè le posizioni planetarie, e i dati di uscita, cioè le attività delle persone considerate. Dire che vi sia ambiguità e che non vi sia validità, equivarrebbe a dire che una statistica che prende in esame le morti per tumore e che rileva che vicino agli inceneritori di immondizia vi è una percentuale altissima di decessi, non sia valida e che le morti non esistono.
Praticamente, non ha senso!
Il professor Longo ha detto che prima dell'incontro si è documentato in merito all'Astrologia. Ma su quali libri e di quali autori? Poi ha affermato che l'astrologia è stata dimostrata non valida: ma in base a quali studi e quali esperimenti? perché non sono state prese in esame le statistiche di cui parla Ciro Discepolo per dimostrare che l'astrologia non ha fondamenti scientifici? perché il professor Longo non ha detto niente dei dati di laboratorio a cui di è riferito Ciro Discepolo? Io penso che nessuno scienziato abbia mai perso un minuto per dimostrare che l'Astrologia non ha fondamento, e che il professor Giuseppe Longo non faccia altro che prendere in giro gli astrologi! E se il professore dubita del modo in cui sono stati raccolti i dati analizzati, allora la sua è diffidenza, la quale può essere comprensibile, ma in se stessa la diffidenza non ha alcun valore.
Nel caso degli exit pool la diffidenza collettiva ormai esiste, ma essa è giustificata da fatti evidenti: il voto è segreto e nessuno ha la certezza che le persone confidino veramente cosa scelgono nella cabina elettorale; in oltre ci sono una serie di altre considerazioni politico-socilali che non vale la pena prendere in esame in questa sede.

mercoledì 23 aprile 2008

"Duello" Astrologia / Astronomia -Parte Quinta -


Rita Levi Montalcini :“La creatività è la caratteristica essenziale delle attività cerebrali dell’Homo sapiens. Sia la scoperta scientifica che l’opera d’arte sono ovviamente il prodotto realizzato in quel formidabile complesso di sistemi e circuiti nervosi neocorticali così altamente sviluppati in individui della nostra specie. Con l’istruzione si sconfigge l’ignoranza che è alle radici della povertà e della fame”.
Mi sembra significativo che un Premio Nobel come Rita Levi Montalcini, pur contrario alla divulgazione dell'Astrologia, non associ alla creatività e all'arte il termine "ambiguità".

"Duello" Astrologia / Astronomia -Parte Quarta-


La statistica é o non é una scienza? é o non é matematica?

La statistica può essere divisa in due campi di applicazione:

  1. statistica descrittiva: il suo obiettivo è ricavare da un insieme di dati raccolti in tabelle e grafici (troppo numerosi per poter essere esaminati singolarmente) alcune informazioni significative per il problema studiato, quindi si dice descrittiva in quanto descrive un determinato fenomeno;

  2. statistica inferenziale: il suo obiettivo è fornire metodi che servono ad imparare dall'esperienza, cioè a costruire modelli per passare da casi particolari al caso generale. Nella statistica inferenziale o induttiva, si usano anche tecniche del calcolo delle probabilità. Un esempio possono essere gli exit pool che vengono elaborati per prevedere chi vinceranno le elezioni politiche.

Ma esistono molte applicazioni della statistica per rilevare e indagare determinati fenomeni fisici o eventuali cause per precisi fenomeni. Per esempio se si rilevano le residenze delle persone malate di cancro, si potrà notare che esistono particolari concentrazioni in alcune zone. Una tale rilevazione può indirizzare alla ricerca delle cause che possono provocare il cancro. In fatti vicino agli inceneritori dei rifiuti, vi è un'alta concentrazione di malati di cancro, quindi si può dedurre che i prodotti degli inceneritori siano cancerogini.


Il professor Longo ha affermato che la statistica può essere un'arte... nel caso degli exit pool sicuramente questo è vero, ma allora dobbiamo cercare di capire in che modo vengono fatti e poi vedere come sono state eseguite le statistiche sull'astrologia alle quali si è riferito Ciro Discepolo.


Un un interessante link di lezioni di statistica:
http://podcast.spolitiche.unimi.it/podcast/stat/podcast.xml



In seguito vengono riportati gli elementi matematici fondamentali impiegati nei calcoli statistici.
Nel manuale di matematica "Il manuale di Matematica", di Lamberto Lamberti, Laura Mereu, Augusta Nanni, ed. ETAS libri, si può leggere:












































































































domenica 13 aprile 2008

"Duello" Astrologia / Astronomia - Parte Terza -


L'Astrologia è una interpretazione simbolica delle posizioni planetarie, cioè l'Astrologia traduce delle coordinate spazio-tempo in un linguaggio simbolico. Per tanto sono indispensabili le conoscenze astronomiche per definire le orbite planetari, e tali conoscenze scientifiche sono conosciute e usate sia dagli astronomi che dagli astrologi. Ciò che viene contestato dagli astronomi agli astrologi è il fatto che apparentemente non esistono fenomeni fisici che possano spiegare in che modo i pianeti siano legati in qualche modo a ciò che accade sulla Terra.
Per tanto, la discussione in esame, tra Ciro Discepolo e Giuseppe Longo, si dovrebbe concentrare su quell'insieme di fenomeni che permettono alle posizioni planetarie di influenzare la natura e il destino dell'uomo. Ma tale discussione doveva iniziare dai calcoli astronomici per definire le posizioni planetarie nel tempo, e finire nel momento in cui si arriva a prendere in considerazioni il simbolo.
In fatti il simbolo è un qualcosa che va ad di là di ciò che è misurabile scientificamente. Intendo dire che se è vero che il cuore umano è simboleggiato dal segno zodiacale del Leone e ad Sole, questo non significa che una volta che il Sole e il sistema solare finiranno la loro vita, il simbolo legato al cuore avrà fine. Non significa nemmeno che il simbolo legato al cuore finirà per quelle persone che, in un futuro remoto, usciranno dal sistema solare per esplorare lo spazio interstellare.
Da questo si può comprendere che esiste una realtà che esce dal dominio della razionalità e che non potrà mai essere definita scientificamente. Ciò non toglie che esistano fenomeni fisici che colleghino la vita dei pianeti a quella umana.
Ciò che rende affascinante l'Astrologia è che essa dà (o comunque darà, in un futuro non lontanissimo) non solo che esistono delle realtà parallele a ciò che è tangibile, razionale e misurabile, ma anche che esiste un legame e una relazione tra ciò che è razionale e scientifico, e ciò che è irrazionale.
Ho scritto che la affermazioni di Giuseppe Longo in merito all'inattendibilità scientifica dell'Astrologia sono prive di buon senso, ma è anche vero che il professore non ha alcuna colpa di questo, in quanto si è trovato inconsapevolmente di fronte a una realtà (cioè l'Astrologia) che non avrebbe potuto definire anche nel caso in cui lui fosse in possesso di tutte le conoscenze scientifiche, cioè, sia quelle già scoperte e quelle ancora da scoprire.
Conseguentemente a tutte le considerazioni che ho appena esposto, le seguenti parole del professor Longo non hanno senso: "quello che io voglio dire, con massimo rispetto per quello che sono le passioni, a me non costerebbe nulla divertirmi con l’Astrologia esattamente come fanno altre persone, quello che mi fa arrabbiare è quando l’Astrologia vuole avere un grado di verità, perché non la ha, così come non la hanno tante altre cose, soprattutto non ha un grado di verità scientifica, signori. La scienza è una cosa veramente, profondamente seria e, soprattutto, un’ultima cosa e poi veramente chiudo. C’è il discorso di fondo: la scienza è fatta di ricerca della verità".
Ma chi ha mai detto che la ricerca della verità dipenda solamente dalle conoscenze scientifiche? Queste parole del professor Longo, non sono solo totalmente prive di buon senso, ma sono offensive per tutte le altre forme di conoscenza sia diverse dalla scienza e l'Astrologia. Sembra ovvio supporre (per non essere in cattiva fede) che il professore fosse concentrato nell'attaccare l'Astrologia a non pensasse minimamente ad altri generi di conoscenze. In ogni caso si contraddice quando spiega la differenza tra scienze dure e scienze morbide e quando spiega la natura delle scienze umanistiche come la psicologia.

sabato 12 aprile 2008

"Duello" Astrologia / Astronomia - Parte Seconda -


L'Astrologia è una conoscenza alla quale si giunge solamente grazie e una adeguata esperienza personale, e l'unico modo per vivere tale esperienza personale è quello di saper giudicare la realtà oggettiva per mezzo del pensiero astretto, il quale deve essere libero da ogni pregiudizio e credenza sia personale che collettiva.


E' anche vero, però, che non è possibile giungere a una reale conoscenza astrologica solamente basandosi sul pensiero astratto, in quanto il risultato sarebbe quello di giungere a conclusioni fantasiose, se non fanatiche.


Pertanto non si possono giudicare negativamente tutti quei scienziati che non comprendono l'Astrologia e per questo la combattono, in quanto non sono ancora stati definiti con esattezza tutti i fenomeni fisici che la possono dimostrare scientificamente. In fatti Giuseppe Longo non ha minimamente ribattuto sull'affermazione di Ciro Discepolo, riguardante le prove di laboratorio, in quanto non ritiene nemmeno immaginabile pensare che possano esistere.

Anche in merito alla seconda tipologia di prove proposta da Ciro Discepolo, il professor Giuseppe Longo non ha controbattuto, evidentemente per il fatto che già in un suo precedente intervento aveva già affermato che la scienza ha dimostrato la non validità dell'Astrologia.

Dopo che il moderatore ha proposto una similitudine tra Astrologia e la previsione del cambiamento climatico, il professor Longo espone un proprio punto di vista molto significativo:

Giuseppe Longo: "Questa è una bellissima domanda, anche se, effettivamente, ha poco a che fare con l’Astrologia, cioè, una cosa sono i fenomeni intrinsecamente complessi e caotici, insomma sono due cose completamente diverse. Allora, la previsione meteorologica è un fenomeno che noi sappiamo essere deterministico. In questo momento non siamo in grado di risolvere il problema in modo deterministico, per un semplice motivo di intrinseca complessità del fenomeno, però, c’è una bella convergenza verso una stabilità dei risultati. Tutti noi ci ricordiamo che vent’anni fa le previsioni del tempo erano assolutamente inaffidabili, oggi sappiamo che sulle 24 ore le cose vanno molto meglio, sulle 48 ore comincia ad esserci un margine di errore del 70% e sulle 72 ore sono numeri al lotto, semplicemente perché nel frattempo si sono perfezionati i metodi di calcolo, si sono perfezionati i metodi di analisi e si ottiene una previsione molto più accurata. I fenomeni complessi quindi sono una cosa. Sono fenomeni che al momento non sono soggetti ad una descrizione deterministica, per il semplice motivo che, o ci sono troppe variabili in gioco, oppure le descrizioni matematiche che ci sono dietro sono troppo impegnative dal punto di vista computazionale, dal punto di vista del calcolo e non si riescono a fare. Il problema è un altro e vorrei riallacciarmi un attimo al discorso della statistica. Per le statistiche citate dal mio interlocutore, noi ne possiamo citare altre decine, che non è che abbiano maggiore o minore valore. Sono state fatte statistiche in cui si dimostra che non c’è correlazione tra temi natali e essere sposati felicemente o divorziati; che se uno prende 6.000 politici e 17.000 scienziati e fa i temi natali non si trova assolutamente nessuna correlazione. Addirittura altri hanno preso dei temi natali sviluppati per certe persone, li hanno invertiti, li hanno dati alle stesse persone e ci si sono riconosciuti dentro lo stesso. Allora, punto primo, bisogna capire bene esattamente che cos’è la statistica. Ogni giorno la troviamo sui giornali, questo governo ci sta dicendo che in realtà, malgrado l’euro venga di fatto cambiato a mille lire invece che a duemila lire, noi siamo un popolo più ricco, noi continuiamo ad avere un aumento del 3% della nostra ricchezza e però poi andiamo dal salumiere e non riusciamo a fare la spesa. Quella è statistica ed è fatta da statistici stupendi, ci sono professori universitari dietro che sono straordinari. Io non ho il complesso del professore universitario, tra i professori universitari ci sono anche degli emeriti imbecilli, ci sono anche i truffatori, ci sono anche gli speculatori, non è una difesa corporativa. Lo so perché lo faccio per lavoro, io mi occupo di riduzione dati, di analisi dati, quindi so benissimo che tiro fuori quello che voglio, a seconda di quello che passo in ingresso. Se io passo un insieme di dati a uno scienziato, presi in un certo modo, controllati in certo modo, quello scienziato può tirarne fuori qualunque tipo di conclusione, perché la statistica, diciamocelo francamente, non è una scienza ancora, ma è un’arte quasi. Quindi, che uno prendendo dei dati in ingresso tiri fuori delle conclusioni, dico “va bene, e allora”? Voglio andare a vedere quali sono questi dati, voglio andare a vedere come sono stati presi, voglio andare a vedere quali sono gli effetti di selezione, voglio andare a vedere che cos’è stato fatto, se c’erano dei buggers, cioè delle distorsioni a priori, e così via. Quindi, per me, le considerazioni statistiche lasciano il tempo che trovano, soprattutto quando si ha a che fare con fenomeni complessi ed estremamente ambigui. Porto un esempio: prendete il tipico oroscopo quadratico medio, ma lasciamo perdere l’oroscopo, prendiamo il tema natale, che sembra essere più accetto dalla comunità degli astrologi. Noi siamo circondati da camorristi, da assassini, da serial killer. Voi non troverete mai: “Mi dispiace, sei condannato ad essere un farabutto della peggiore razza, un disgraziato tale che tua madre nemmeno ti vorrebbe riconoscere”, perché l’astrologia è sempre indulgente, è sempre dolce, è sempre carina, chiunque ci si riconosce. Se lei prende un qualunque tema natale, senza vedere che cosa c’è scritto sopra, per esempio l’Aquario: creativo, non lo so, invento qualcosa, però incostante; più o meno tutti ci vogliamo riconoscere un po’ nel creativo, non mi è mai capitato di leggere un tema natale dove si legge: “Mi dispiace, sei un imbecille”. Allora, visto che per me l’umanità un 50% di imbecilli e di esseri ottimisti ce l’ha, già questo mi farebbe sorgere dei dubbi. Che voglio dire con questo, che l’ambiguità è straordinaria. La scienza definisce un termine, lo definisce in modo operativo e deve il suo successo a quello. Io, quando parlo di elettrone, voglio dire esattamente quella cosa e non un’altra. L’astrologia questo non lo fa ed è quell’ambiguità, che poi dopo porta a fare un uso qualsivoglia della statistica e tirare fuori qualunque conclusione. E allora, se credo negli oroscopi o nell’Astrologia, nei temi natali, tiro fuori quello che fa piacere a me, se non ci credo, tiro fuori quello che fa piacere agli altri. Quindi, per me, le considerazioni statistiche, come quell’altra cretinata che si sente spesso della precessione degli equinozi che avrebbe spostato i segni zodiacali, non vuol dire assolutamente niente, perché se l’Astrologia è una convenzione, che questa convenzione si applichi a un segno zodiacale spostato oppure non spostato, non cambia nulla."

Da una attenta analisi di questo intervento, il professor Longo non ha criticato la statistica in se, ma il modo di fare statistica di molti scienziati e studiosi. Per tanto è evidente che lui desse per scontato che i dati statistici citati da Ciro Discepolo non fossero stati elaborati in modo corretto, in quanto dava per scontato che l'Astrologia non potesse fornire dai statistici reali che la potessero confermare.

Ciro Discepolo non ha colto appieno l'intento del suo interlocutore e si è sforzato di dimostrare che la statistica fosse una scienza. Il moderatore ha cercato di spostare l'attenzione su altri aspetti prendendo in considerazione le caratteristiche del proprio segno zodiacale (il Capricorno), ma di fatto la discussione ha continuato a basarsi su discorsi generici i quali presuppongono conoscenze distorte.

Giuseppe Longo: "[..] Io non ho detto che la Statistica è una cretinata, per carità di Dio, ci lavoro veramente da una vita, il grosso della mia attività scientifica è legato a quella. Il problema è che alla statistica, se non ho un controllo assoluto dei dati che passo in ingresso e se non ho una rigorosità assoluta che a volte è impossibile, fate bene attenzione, dei termini che uso mi può dare qualunque risultato. Non a caso, si sa benissimo che proprio gli psicologi sono i primi ad avere degli enormi problemi nell’ interpretazione delle loro statistiche, perché mentre termini come elettrone, protone, sono definibili in modo univoco, altri termini come intelligenza, sensualità, cioè temi legati alla complessità della sfera umana, non sono definibili in modo univoco. Ad esempio facciamo i test sull’intelligenza, per dare un’idea di come la statistica si può usare come si vuole. Quale parametro ritengo rappresentativo dell’intelligenza? La capacità di saper fare i giochi di parole? La capacità di saper combinare i numeri? La capacità di girare oggetti nello spazio? Chiunque di voi abbia fatto i test di intelligenza, sa che ci sono attitudini verbali, attitudini spaziali, attitudini numeriche. Quali di questi parametri ritengo veri? E se li ritengo veri, con quali pesi li uso? Come ci si allontana dalla semplicità della fisica elementare, la statistica diventa un’arte, lo ripeto e sono pronto veramente a scriverlo, perché diventa un’arte dell’interpretazione, c’è un arbitrio enorme dietro. Per questo dico che quando si va nelle scienze umane la statistica non è più, e questo è di nuovo l’abuso di notazione, quello che è per la fisica, che è una scienza assolutamente rigorosa che può evolvere anche in teorie tipo la teoria del caos, e così via, ma è qualcosa di completamente diverso, diventa un modo per tentare di tirar fuori un granello di verità da dati che di per sé sono ambigui. Quindi, qualunque conclusione si tiri alla fine, ha lo stesso grado di verità dei dati che ci ho messo dentro. Allora, come dovrebbe fare una persona, uno va là, vede come sono fatti i dati, vede se li convince, non li convince, e poi dopo c’è questa interazione all’interno della comunità scientifica, il dibattito, per cui uno può dire tu hai ragione, tu hai torto, e là si discute. Il problema è un altro. L’Astrologia non fa previsioni, se non ho capito male…"

Da notare come il professor Longo fa una distinzione tra tra "scienza" e "scienze umanistiche". Di fatto l'Astrologia è una conoscenza che comprende tutte le altre, comprese le scienze umanistiche, per tanto non è possibile impostare un confronto sensato con un interlocutore scienziato, se non si distingue cosa nell'Astrologia sia scienza, da cosa nell'Astrologia non sia scienza. Intendo dire che il professor Longo non può avere la competenza di giudicare e discernere la simbologia astrologica con tutti i risvolti psicologici e spirituali che essa può avere. In fatti l'ambiguità a cui si riferisce il professore questo lato umanistico dell'Astrologia.

giovedì 10 aprile 2008

"Duello" Astrologia / Astronomia - Parte Prima -


Il primo argomento trattato riguarda il momento in cui, nel corso della storia, l'Astrologia e l'Astronomia si sono divise, in quanto in antichità gli astronomi erano anche astrologi. Poi la discussione si sviluppa in modo da spiegare cosa sia scientifico e cosa non lo sia, prendendo in esame le basi scientifiche dell'Astrologia.


Ciro Discepolo ha precisato che i 5 grandi astronomi dell'era moderna, cioè Copernico, Tycho Brahe, Keplero, Galileo e Newton, non solo erano astrologi, ma hanno anche scritto libri di Astrologia. Un prova di questo è il libro "Newton, l'ultimo mago", del professor Rizzoli.

Il professor Giuseppe Longo dà conferma dell'interesse delle 5 grandi personalità scientifiche per l'astrologia e precisa che dalla morte di di Newton (1727) si è sviluppato un metodo scientifico che ha portato gli scienziati a non occuparsi più di Astrologia. Anche se si ritiene che la scienza sia nata nel 1620, quando Galileo scrisse il "Dialogo sui massimi sistemi", il professor Longo ritiene che ci sia voluto un po' prima che venisse abbandonato il vecchio modo di pensare.

Il professor Giuseppe Longo usa le seguenti parole per definire il metodo scientifico: "Fino all’epoca di Newton non esisteva quello che oggi chiamiamo metodo scientifico, da dopo Newton sì. Ed è là che è avvenuta la frattura totale e insanabile. Ciro Discepolo ha usato dei termini che ad uno scienziato non verrebbe mai in mente di usare: l’“inconfutabilità” ha usato all’inizio, ma la scienza, per definizione, si basa sulla confutabilità. La scienza vuole confutare. La differenza rispetto ad altri modi di conoscere, di sapere, è che quando la scienza confuta, lo fa una volta per tutte. Toglietevi dalla mente l’idea che la scienza dica verità: per definizione la scienza non ha nessuna verità, nessuna teoria fisica è vera. Quello che al più si può dire di una teoria fisica è che quella teoria fisica non è stata dimostrata falsa. Ed è qua che cade l’asino. L’Astrologia, dai fisici, è stata dimostrata falsa, per cui, non ha più diritto di ricadere nell’ambito delle discipline scientifiche, e infatti, quella che può essere la mia obiezione all’Astrologia, è che fino a che gli astrologi fanno gli astrologi e continuano ad occuparsi di Astrologia, ben venga, è quando tentano di mettere quell’aggettivo “scientifico”, oppure di spacciare l’Astrologia per una scienza, che mi incavolo, perché è stata dimostrata falsa. Allora che cos’è, facciamo finta di non capirci?"

Ciro Discepolo risponde affermando che ci sono tre tipi di prove scientifiche a sostegno dell'Astrologia:"sui tre tipi di prove con cui noi cerchiamo di validare, ma non agli occhi degli astronomi, perché non abbiamo mai ritenuto che essi siano il Pubblico Ministero in un processo nei nostri confronti. Noi cerchiamo di validare determinati item dell’Astrologia per i nostri studi stessi, cioè per non andare a vento e per non andare a dire sciocchezze, quindi, evidentemente ciò ci interessa all’interno, tra gli studiosi di Astrologia, e ripeto ci sono attuali Premi Nobel che studiano Astrologia e sono astrologi, e poi vi posso fare i nomi, se voi li volete. E allora, in tal senso, noi abbiamo tre tipi di prove: ci sono le prove quelle proprio di laboratorio (vi posso elencare quali di esse dimostrano che non solo la luna ha influenza sugli esseri umani, ma anche il sole, moltissimo, con tutta una serie di test di laboratorio, dal test che si fa nel laboratorio di analisi, il test di Takata, o il fatto che il nostro corpo inizia a produrre melatonina mezz’ora dopo il tramonto, c’è un picco di produzione, quindi sente proprio la posizione del sole, ma vi potrei fare esempi a centinaia, al fatto che i pianeti influenzano la vita sulla Terra, e ci sono prove che vi posso citare e che vengono utilizzate oggi dalle industrie, non dal mago Otelma, ma dalle industrie, e questa è una prima prova…"[...]La seconda tipologia di prove è quella di poter riuscire a dimostrare che gli astri hanno un’influenza sulla vita degli esseri umani e con degli esperimenti che si chiamano di tipo “matching”, vale a dire di mettere assieme delle realtà. Per esempio, sono stati fatti una serie lunghissima di esperimenti da Vernon Clark, che era uno psicologo e che ha dimostrato che gli astrologi furono in grado, vedendo solo una data di nascita, di riconoscere le professioni di 10 persone, con un gruppo di controllo che aveva gli stessi strumenti, ed erano psicologi, cioè solo la data di nascita. E mentre il gruppo di controllo restò al livello del caso, gli astrologi stabilirono un picco molto alto. Il terzo tipo di prove è quello di ordine statistico. Su centinaia di migliaia di casi, adesso siamo arrivati addirittura a milioni di casi che sono stati testati. Allora, qui sorge il problema, perché si dice “la scienza ha dimostrato che questi fatti sono falsi”. Dovremmo capirci bene, perché se la scienza è rappresentata solo da alcuni professori, allora è chiaro che questi hanno ritenuti tali fatti non validi, però se noi consideriamo che i professori di statistica della Sorbona, e possiamo fare un nome, Fabergé, e che il professore Tornier dell’Istituto di Statistica dell’Università di Berlino, che non mi sembra proprio quella di un paese del Terzo Mondo, e Jean Porte, che è stato professore di statistica all’Istituto Nazionale di Statistica francese, ebbene tutti e tre hanno ripetutamente convalidato detti risultati. Qui sarebbe di cattivo gusto mettermi personalmente in mezzo a tale discorso (a mezzo delle mie ricerche statistiche), però parliamo di un mio avversario, perché molti credono che Michel Gauquelin fosse un astrologo, e invece era un nemico dell’Astrologia, ebbene, questi risultati sono stati vagliati ripetutamente (Jean Porte, era un nemico acerrimo di questi risultati, perché lavorava con Paul Coderc, che era il direttore dell’Osservatorio Astronomico di Parigi), e dopo ripetute prove, anche validati. E che cosa abbiamo ottenuto? Abbiamo ottenuto che i professori dei vari comitati gemelli o fratelli, o cugini, come vogliamo dire, del Cicap, quello di Bok negli Stati Uniti, quello belga e quello francese, uno di loro ha affermato: “Se la Statistica si mette a dare ragione all’Astrologia, allora io smetto di credere alla Statistica”, e questa è la storia."

Anche il moderatore espone una sua considerazione molto Interessante: "Una cosa che è innegabile, rispetto al discorso che ci siamo fatti prima e che secondo me vale la pena di discutere, è che comunque anche la scienza, con la esse maiuscola, la scienza ufficiale, negli ultimi anni, si dedica molto ad un lavoro di tipo diverso, cioè a un lavoro di previsione su fenomeni estremamente complessi e con un margine, almeno nell’immediato, nel breve termine, di verificabilità molto bassa, molto difficile. L’esempio più classico è (ed è un campo di studi su cui in questo momento ci sono enormi sforzi, enormi investimenti) la previsione del cambiamento climatico, un lavoro su cui c’è evidentemente un margine di errore enorme e che però è con piena cittadinanza nella scienza ufficiale. Ora, ripeto, non sto proponendo un paragone tra questo tipo di metodo e il metodo astrologico di cui stiamo parlando, ma secondo me è interessante per capire meglio come le due parti intendono, evidentemente diversamente, anche in un caso di quel tipo, anche in un caso in cui siamo nel tentativo di fare previsioni su fenomeni molto complessi, il problema della prova e del metodo."

Fino a questo punto il dibattito si è svolto in modo sensato, ma dalla prossima risposta del professor Longo, vi sono una serie di distorsioni e omissioni che sviano dal buon senso e da un reale filo logico. In fatti la discussione si perde inutilmente nel decidere se la statistica sia o meno una scienza, e non si considerano le "prove di laboratorio" a cui Ciro Discepolo ha fatto riferimento.

martedì 8 aprile 2008

“Duello” Astrologia/Astronomia


L'Astrologia, o meglio Arte Uranica, è una Conoscenza realmente utile all'uomo, tanto da essere stata compresa da tutte le più grandi civiltà del passato. In fatti, le culture antiche avevano una spontaneità del tutto naturale nel vivere al contatto con la natura, tale da poterne trarre i benefici che essa era (ed è) in grado di donare. Come cercherò di spiegare in questo sito web, l'Astrologia è sicuramente basata su fenomeni fisici, i quali possono spiegare come l'intero sistema solare (forse l'intero Universo) influenza la natura e il destino degli esseri viventi.

Breve spiegazione delle esperienze personali che hanno influenzato il pensiero di chi scrive.

A causa di alcune vicende personali, all'età di vent'anni chi scrive ha cominciato a nutrire una certa curiosità verso le discipline esoteriche e, per puro caso, nell'agosto del 2000, si è imbattuto in un libro intitolato "Le Profezie di Tutankhamon" di Maurice Cotterell. In questo testo, ma anche negli altri dello stesso autore, sopratutto in "Astrogenetica", vengono dimostrati alcuni fenomeni fisici che danno una spiegazione di come gli astri influenzano la vita degli esseri umani, ma, soprattutto, dimostra come sia i maya che gli egizi (negli altri testi si prendono in considerazione altre civiltà) possedessero tali conoscenze.
Chi scrive ha letto i primi testi di vera e propria Astrologia, dopo aver studiato i lavori di Maurice Cotterell, di Gerchom Scholem e altri relativi alla קבלה, quindi si è trovato di fronte a conoscenze del tutto diverse e apparentemente non concordanti. Ma, di fatto i fenomeni fisici spiegati da Cotterell esistono e sono conosciuti dalla NASA anche se non vengono (forse) interpretati in merito all'Astrologia, le ricerche di Ciro Discepolo sono logiche, reali e coerenti (chi scrive ne ha fatta esperienza diretta) e la קבלה ha di fatto influenzato la storia dell'intera umanità (anche se la Chiesa Cattolica ha fatto di tutto per distruggerla, pur conservandola inconsapevolmente).

Tentativo di dare una definizione all'Astrologia... tra un "duello e l'altro".

Più sopra mi sono riferito a Maurice Cotterell per due ragioni: la prima ragione è il fatto che i suoi libri sono stati e restano, non per mia decisione, una base fondamentale del mio sapere; la seconda ragione è che gli astrologi non tengono conto del lavoro di Cotterell.
Ciro Discepolo, in risposta a un mio commento nel suo blog, mi ha indicato un altro testo molto valido per studiare il "funzionamento dell'Astrologia", cioè "Supernatura" di Lyall Watson, ma tale testo non è più in commercio.

http://www.cirodiscepolo.it/blog/2008/03/supernatura.html
http://www.cirodiscepolo.it/blog/2008/03/una-nuova-epoca-sta-per-aprirsi-per-laa.html

Ma per comprendere meglio le conoscenze e le esperienze di Ciro Discepolo in merito a questo argomento, riporto il link relativo a un suo articolo pubblicato nella sua rivista trimestrale Ricerca '90 N° 62, aprile 2005.

http://www.cirodiscepolo.it/Articoli/Duello%20Astrologia-Astronomia.pdf

Il precedente link si riferisce a un articolo pubblicato nel trimestrale Ricerca '90 N°62 (aprile 2005), diretto da Ciro Discepolo, e si riferisce all'incontro pubblico avvenuto "Domenica 21 novembre 2004, a Napoli, presso la Sala Galileo della Città della Scienza e nell’ambito delle manifestazioni di Futuro Remoto". Tale incontro ha visto come protagonisti Ciro Discepolo e Giuseppe Longo dell’Università Federico II di Napoli. Il moderatore è stato il giornalista Nicola Nosengo di Galileo e Sapere.
Personalmente ritengo che le affermazioni di Giuseppe Longo siano assolutamente prive di buon senso.
In tale incontro il fisico Giuseppe Longo ha voluto dimostrare che l'Astrologia non è una scienza e non ha basi scientifiche, e per far questo ha voluto distinguere la differenza tra scienze dure e scienze morbide:

"Le scienze dure sono la Matematica e la Fisica, per tutta una serie di motivi legati alle strutture formali che adoperano, le altre vengono considerate scienze morbide, cioè sono delle scienze dove il metodo scientifico può essere applicato entro certi limiti, senza che per questo non siano conoscenza. All’interno di scienze come la Sociologia, come la Psicologia, c’è moltissima scienza e c’è anche molta conoscenza, che non per il fatto di essere conoscenza e non scienza, ha meno valore, è soltanto una forma alternativa di conoscenza. Allora, il problema della falsificazione dei paradigmi, questo è un misunderstanding su quello che fa Kuhn. Kuhn non dice mai che il nuovo paradigma dimostra che quello precedente è una baggianata, fa un discorso ben diverso. Tra l’altro, l’indagine del mondofisico di Toraldo di Francia, secondo me, ne dà una esemplificazione straordinaria. Quando il paradigma newtoniano è falsificato da Einstein, Newton continua a valere. Io, a mandare il Pioneer 11 oltre Plutone con la precisione del secondo e del centimetro, continuo a usare Newton, non uso Einstein, però so esattamente i limiti di applicazione e i limiti di validità di quel paradigma. Allora, la scienza questo ha di bello, che quando il vecchio paradigma è stato falsificato, ne emerge uno nuovo inclusivo del vecchio, perché altrimenti il nuovo paradigma non ha senso o, che in ogni caso, con una logica di riduzione, deve essere ricondotto per certe condizioni limite a paradigma precedente, e quello diventa il paradigma su cui si lavora. Il problema è che non c’è modo, dal mio punto di vista, però insisto, ne ho già parlato e sono pronto a parlarne, di ricondurre all’interno di un qualsivoglia paradigma scientifico l’Astrologia."

Purtroppo il fisico Giuseppe Longo, nella sua intima foga di voler screditare a tutti i costi sia l'Astrologia che gli astrologi, ha voluto insinuare (forse inconsciamente) che gli astrologi abbiano la pretesa di paragonare l'Astrologia alle scienze come la Matematica e la Fisica. Ma quello che sottintende è del tutto sbagliato perché nessun astrologo ha questa pretesa.
Ma quello che il Signor Giuseppe Longo e tutti gli scienziati devono capire è che l'Astrologia è "La Conoscenza" che unisce in sé tutte le scienze, sia dure che morbide, e le conoscenze, come psicologia, filosofia, ecc...
Ci sono stati altri due confronti nei quali il fisico cibernetico e astrologo Marco Celeda è stato protagonista nel proprio blog. Marco Celeda si è confrontato con un rappresentante del CICAP Stefano Bagnasco e con uno studioso di fisica e di logica di nome Andrea:

http://celadamarcov59.blogspot.com/2008/02/il-cicap-perch-non-risponde.html
http://celadamarcov59.blogspot.com/2007/11/esperienze-di-astrologia-attiva.html

Ritengo utile soffermarmi su ogni singola obbiezione dei sopra menzionati scienziati.

domenica 6 aprile 2008

Razionalizzazione scientifica dell'Astrologia

A sinistra si può osservare un'immagine dell'azione del vento solare sul campo magnetico terrestre.

Cotterell scrive nei suoi libri:"Nel 1946 la RCA, la Radio Corporation of America, affidò all'ingegnere John Nelson l'incarico di indagare le cause delle vampate nella speranza di poterle in futuro prevedere e quindi di anticipare le conseguenze dannose. Nelson studiò le posizioni dei pianeti in relazione alle condizioni tempestose sulla superficie del sole e determinò che queste, nel 93,2 % dei casi, erano legate ai disturbi. Dimostrò che tutti i pianeti influenzano il sole, ma che Mercurio, il più vicino al sole, aveva la maggior influenza. Questo sembra confermare le affermazioni degli astrologi secondo cui le posizioni dei pianeti al momento della nascita sono strumentali alla personalità del bambino; i pianeti causano tempeste e scoppi solari, le particelle bombardano la terra, prolungano o accelerano il momento del parto. In questo modo la personalità del bambino, positiva o negativa, sembra essere correlare alle emissioni solari".("Le profezie di Tutankhamon", Corbaccio ed. pag 338)
Non solo i pianeti influenzano l'attività del sole creando i cicli delle macchie solari e le relative perturbazioni, ma molto probabilmente influenzano anche il vento solare. Considerando che il magnetismo solare influenza il campo magnetico terreste e che il campo magnetico terreste comporta mutazioni genetiche negli embrioni, è sicuramente possibile affermare che al momento del concepimento le posizioni astrali determinano le caratteristiche dell'uomo che si evolverà dall'embrione. Cotterell dimostra come il campo magnetico della terra al momento della nascita sia in analogia al campo magnetico terrestre al momento del concepimento, per tanto è giusto affermare che esiste una validità sull'interpretazione di un Cielo Natale eretto per l'orario di nascità.
Aggiunta del 25-04-2008:
Quanto sopra affermato non contraddice i fenomeni della risonanza e della memoria dell'acqua esposti da Ciro Discepolo come possibili spiegazioni scientifiche dell'Astrologia.