venerdì 13 agosto 2010

Opportunismo

In una serie di libri che come argomento principale ha l’Amore è invertibile affrontare la questione dell’opportunismo che caratterizza la risposta di Ciro Discepolo alla lettura della prima parte di Amore e Discernimento pubblicata sul suo blog:
Giovedì 12 agosto 2010

http://cirodiscepolo.blogspot.com/2010/08/2016-aimed-solar-return-and-another-for.html

[…]
Sergio Berti mi ha inviato il suo primo libro, edito in proprio, dal titolo “Amore e Discernimento”. La dedica è: “PER CIRO DISCEPOLO” (tutto maiuscolo), seguito dalla firma.
Sono stato un po’ in forse se scriverne o meno. Tutti, dai miei scritti, possono verificare che nella mia vita non ho mai attaccato chicchessia e solo raramente, quando qualcuno reitera tantissime volte i propri attacchi nei miei confronti, solitamente mi limito a rispondere usando un po’ di ironia.
Qui mi trovo in una situazione simile, ma per i nostri lettori che al 99,99% non sanno chi sia Sergio Berti, occorre fare una breve premessa.
Sergio Berti è un operaio metalmeccanico veneto con la passione per la Kabbalah (io ho lasciato il sostantivo scritto come ha deciso l’Autore, ma il Devoto e Oli 2011 riporta che occorre scrivere “cabala”), poi per l’Astrologia e ora per la Filosofia.
Si avvicinò a me pieno di entusiasmi non tantissimi anni fa e io lo incoraggiai e aiutai pubblicandogli diversi articoli su Ricerca ’90. Poi, com’è successo tante volte nella mia vita, un bel giorno mi inviò una lettera di insulti perché nell’indice della rivista era stato sbagliato il suo nome di battesimo e lui teorizzò che lo avessi fatto di proposito; sì scrisse proprio: “Lo hai fatto apposta!”. In effetti la svista fu dell’amico Pino Valente, ma essendo io direttore responsabile, me ne assunsi tutta la responsabilità.
Quale responsabilità?
Feci notare a Sergio Berti che lui, più volte si cambiava il nome di battesimo e mi inviava e-mail in guisa di telegrammi con cui, non solo mi comunicava la cosa, ma mi ordinava di non sbagliarmi!
Succedeva, però, che poco dopo lui stesso cambiava idea e con le stesse modalità mi avvertiva di essere tornato Sergio o di essere diventato Giovanni o altro. La cosa diventava complicata tanto che ho ancora una casella Outlook tutta piena di appunti in proposito.
Sta di fatto, però, che con tale lettera egli aprì, e le ragioni posso immaginarle, una guerra personale nei miei confronti che proseguì a mezzo di una sua dichiarazione su di un blog con il quale collaborava e nella quale asseriva che sì, l’AA era interessante e ricca di potenzialità, ma era anche piena di “bug” e che lui ci stava lavorando e, appena l’avrebbe messa a posto ci avrebbe comunicato dove correggerla.
Infine, ripetutamente, sul suo blog, negli anni passati scrisse frasi del tipo “Appena scriverò un libro vi farò vedere…”.
Ecco la dovuta premessa.
Il libro è uscito e dovrebbe essere la sua vendetta (???), ma, in realtà, non ho compreso cosa sia.
Il titolo è “Amore e Discernimento” che credo sia anche il titolo di una telenovela brasiliana. Nella quarta di copertina l’Autore spiega che nel testo si parla di Amore e ha fatto bene a sottolinearlo perché non se ne sarebbe accorto nessuno.
Infatti, nelle 344 pagine di testo, riviste (nel senso dell’editing) sia dalla bravissima collega Mariagrazia Pelaia che dalla professoressa Grazia Contus (molto materiale non deve essere passato per loro perché il libro è esageratamente zeppo di errori di ortografia e di grammatica) di tutto si parla tranne che di amore.
Io lo avrei intitolato “Caleidoscopio” oppure “Fritto misto”, ma sappiamo che il titolo è prerogativa assoluta dell’editore che, non esistendo, in questo caso, è convitato di pietra rispetto al titolo e ai contenuti del libro.
In esso Sergio (o Giovanni o…?) Berti spazia, con molta disinvoltura dalla “Kabbalah” all’Astrologia, con sortite praticamente dappertutto, nella fisica quantistica, nella statistica, nella religione, nella filosofia (“che studio da due anni…”), nella psicoanalisi (qui mantiene il segreto e non ci dice da quanto tempo la studia) e in molte altre discipline.
Abbondano le “digressioni”, come lo stesso Autore le chiama in una specie di Indice che Indice non è in senso stretto. I titoli dei molti paragrafi, a mio avviso, rendono bene , l’idea del libro: “Prima bozza dell’Io”, “Giocando s’impara”, “Parola di Boss”, “Marylin Monroe” e via dicendo.
Sicuramente dipende da mie incapacità mentali, ma non si capisce l’Autore dove voglia andare a parare e neanche quale sia il soggetto o l’oggetto del testo.
Che sia veramente una vendetta?
Scusate il viziaccio da cinefilo, ma mi viene immediato l’accostamento a Luigi Zampa-Alberto Sordi-Claudia Cardinale: l’emigrato siciliano che lavora nelle miniere australiane e dice (cito a memoria): “Sì, ridete, ridete, che tanto io tra poco avrò messo da parte 10 milioni di lire, tornerò al Paese, mi comprerò il bar in piazza e mi prenderò la mia vendetta!”. “Ma è molto che manchi dall’Italia”?. “Sì, trentasette anni!”. “Allora la vendetta ti prendi quella di tua sorella perché con dieci milioni…”.
Non posso negare che l’intenzione ci sia: il Nostro, pur di sparlare di me, utilizza interi periodi di miei “duelli” pubblici con astronomi (per i quali ha violato dei copyright) e prova a ficcare nel mezzo del discorso anche l’Astrologia Morpurghiana che proprio non c’entra nulla con tutto il resto del libro.
Si nota, invece, con piacere, che il Berti ha conosciuto l’uso della parola “inferenza” e cerca di infilarla dappertutto, praticamente in ogni sezione del testo.
A una prima lettura superficiale il libro potrebbe sembrare a sfondo epistemologico, per il continuo richiamo ai miei “duelli” con gli scientisti, ma manca una direzione portante, un pensiero di fondo che possa guidare il Lettore che si vede catapultato, da una pagina all’altra, dalla lettura del cielo di compleanno, che avrà fatto trasalire Lisa nella tomba, al gioco delle trasparenze e dei molti universi morpurghiani (non mi chiedete quanti siano e cosa siano perché non lo so).
Mi fermo qui.
Caro Sergio, se sei ancora tale, io spero che tu abbia superato il tempo delle mele, in rapporto a quelle importanti confidenze assai personali che volesti pubblicare e che certamente hanno avuto un peso nell’architettura del libro in oggetto. Resto in fiduciosa attesa della tua revisione dei “bug” dell’Astrologia Attiva, di cui, invece, non si fa cenno in questo lavoro.
Dovremo attendere un secondo libro-vendetta?
Se sì, ti consiglio molto la lettura illuminante de “Il conte di Montecristo” e delle sceneggiature di Quentin Tarantino.
Con i migliori auguri.
[…]

Mie ultime considerazioni

Sul fatto di aver scritto la mia dedica in stampatello maiuscolo devo dire che solitamente uso sempre questa forma di scrittura perché ho una scrittura minuta e a volte illeggibile, e per essere sicuro che i miei scritti siano leggibili scrivo in questo modo. È evidente che la mia dedica è stata interpretata provocatoriamente, ma diciamo che l’aver regalato il libro a Ciro Discepolo aveva come scopo quello di avere un commento sui contenuti fondamentali del testo, ma come è sempre conveniente fare quando non si ha un’adeguata preparazione è meglio sviare i discorsi.
Per quanto riguarda i miei tanti numerosi attacchi che Ciro Discepolo mi attribuisce dipendono dal fatto che ho mosso parecchie delle critiche alla sua astrologia, ossia all’Astrologia Attiva, e lui ha interpretato le mie contestazioni come degli attacchi personali. Le questioni a riguardo sono due: la prima si riferisce al fatto che Ciro Discepolo ha elaborato un modo di fare astrologia ottimale per se stesso e quindi rispecchia la sua personalità, e la seconda è che lui continua a identificarmi come una persona vendicativa e traditrice, e mi ha attribuito questa qualità quando ancora non mi conosceva e non mi aveva mai visto, facendo un’analisi del mio Cielo Natale a una persona con cui avevo rapporti personali.
Ciro Discepolo parte dal presupposto che se una persona s’impegna in una determinata materia è per il fatto che ha una passione, e dato che studio diverse materie lui afferma che io ho una passione per ognuna: anni fa ha registrato in un file audio nel quale parlava di me ha affermato che io ero un indeciso e che non sapevo in che materia indirizzarmi, ma sinceramente non capisco questa obbiezione, perché gli studi che faccio io sono nella normale evoluzione culturale di ogni astrologo, solamente che io non mi limito a studiare e cerco di crearmi un pensiero coerente. Lo studio della filosofia è indispensabile per comprendere molti aspetti dell’astrologia e se non l’ho studiata prima è solo perché mi sono impegnato in altri studi. Molti filosofi e scienziati hanno scritto testi sul rapporto fede/scienza e irrazionalità-razionalità, e come può uno scienziato scrivere un libro del genere se non studia testi di religione, o un fedele dei testi di scienza?
Purtroppo io sono del segno della Bilancia al quale è solitamente attribuita l’indecisione, quindi agli occhi di un astrologo come Ciro Discepolo non posso fare niente per dimostrare il contrario.
Sulla questione di come si scrive Kabbalah nel mio libro scrivo קבלה in caratteri ebraici per identificare il significato originale, in alternativa scrivo Kabbalah per riferirmi alla scienza mistica studiata in ambienti ebraici. Non scrivo Cabala perché identifica una corrente cristiana che a mio parere, al contrario di come la pensavo un tempo, non ha ragione d’esistere perché è un insulto al misticismo ebraico e una falsificazione della teologia cristiana.
È vero che mi sono avvicinato io a Ciro Discepolo con molto entusiasmo, solo che mi sono posto, come ogni studioso deve fare, in modo critico, non dando niente per scontato, e la mia insistenza è nata per il fatto che alle domande che ponevo non avevo risposta. In un primo momento pensavo che il problema fosse il poco tempo dovuto dai molti impegni, ma con il tempo ho capito che si trattava d’indifferenza al pensiero altrui, e la risposta che ho avuto in seguito alla lettura del mio libro è un chiaro esempio di opportunismo del non dire ciò che non conviene. Ciro Discepolo non ha replicato a un solo argomento del mio libro, in particolare a quanto è scritto nell’Appendice tre in merito al dibattito col Prof. Giuseppe Longo, nel quale nessuno ha spiegato la differenza tra statistica inferenziale e quella descrittiva, oltre che su molte altre cose.
Per anni ho cercato di fare un ragionamento costruttivo con Ciro Discepolo, ma con lui è impossibile perché s’impostano i discorsi sempre sugli stessi presupposti ignorando le cose dette in precedenza. Ho dimostrato che questo atteggiamento (vedi Appendice 3) non lo riserva solamente a me ma anche con tutti coloro gli rivolgono contestazioni.
Sulla questione del mio nome direi che c’è stato un momento in cui era ragionevole perché per studiare קבלה ero in contatto con delle persone con le quali avevo deciso di cambiare nome. Spiegherò altrove il motivo per cui presi questa decisione, ma è noto che anche Madonna (cantante) ha acquisito un secondo nome, ossia Ester per entrare in un circolo di Kabbalah, ora mi limito a dire che ho abbandonato quel secondo nome (Giovanni) perché si è verificata una situazione inaspettata che ha creato confusione sulla mia identità: sembrava, infatti, che volessi nascondere il mio vero nome e scrivendo “Caro Sergio, se sei ancora tale”.
Ciro Discepolo sa bene come stanno le cose e si diverte a rivangare la questione e la sostituzione del nome, Simone invece di Sergio, non può essere un caso, perché in quel momento il nome Simone aveva un significato particolare in una discussione con una persona che Ciro conosce.
CIRO DISCEPOLO nel dire che ho cambiato nome più volte, questa è una BUGIA, ho usato per due o tre mesi il nome Giovanni, poi, quando qualcuno contestava la mia identità, ho accostato a tale nome quello di battesimo, ma non è vero che ho cambiato nome più volte, quest’affermazione è diffamatoria.
Per quanto riguarda i bug la questione è semplice, io non considero l’astrologia una scienza e ritengo, come spiego nel mio libro, che l’astrologia è uno strumento di conoscenza basata su fenomeni sia razionali e scientifici, sia irrazionali e spirituali, e considerando che l’Astrologia Attiva non si interessa di spiritualità, a mio parere gli unici bug sono le bugie che gli astrologi pseudo scienziati intendono sostenere.
In questa risposta Ciro Discepolo è abile nello spostare l’attenzione dai temi importanti del libro a questioni secondarie, ovviamente scrivendo queste cose, cioè associando il titolo del mio libro a una telenovela spagnola, mettendo in rilievo alcune imperfezioni (l’ultima parola del testo in quarta di copertina è sbagliata di proposito), mettendo in discussione la mia preparazione, ovviamente fa in modo che chi legge il suo blog non compri mai il mio testo.
Ciro Discepolo gioca bene con le parole e giocando s’impara si riferisce a un paragrafo nel quale metto in rilievo alcuni insegnamento di A che gioco stiamo giocando, un testo di Eric Berne che riguarda i vari modi con cui si possono manipolare i discorsi: proprio come Ciro Discepolo fa. Parola di Boss si riferisce a un paragrafo nel quale analizzo un testo di una canzone di Bruce Springsteen, chiamato, appunto Il Boss.
Per quanto riguarda bozza dell’Io, Ciro Discepolo dimostra la propria ignoranza non riconoscendo quanto Freud e gli psicoanalisti attuali definiscono la prima manifestazione dell’Io in un bambino che inizia a prendere consapevolezza di se stesso.
Come sempre si dimentica di dire che in passato ha detto, prima di conoscermi e di vedermi, a una persona con cui avevo contatti personali, che io sono vendicativo e che pugnalo alle spalle, e per anni ho dovuto relazionarmi con una persona diffidente nei miei confronti e con la quale non potevo fare niente per guadagnarmi la sua fiducia.
Per quanto riguarda la questione se i miei libri siano il risultato di una vendetta, lascio al giudizio dei miei lettori, non so cos’altro fare! Certamente non permetto agli astrologi di inquinare la mia vita privata.
Io sono nato e sempre vissuto a Camposampiero e non intendo trasferirmi a causa delle diffamazioni.
Per quanto riguarda i miei studi di psicologia direi che iniziai ancora prima dei vent’anni: mia madre comprò un’enciclopedia (che pagò una cifra esagerata) che riportava testi integrali di Freud e articoli di riviste di psicologia degli anni ’80. Iniziai a leggere qualche pagina di essa ai tempi delle superiori e quando iniziai a studiare Kabbalah lessi i libri di Will Parfitt che è uno psicoanalista londinese che ha, tra l’altro, scritto un libro di psicocinesi. Quando lessi i primi libri della Morpurgo feci ricerche particolari.
Nell’affermare che nel mio libro non si parla d’amore Ciro Discepolo dimostra slealtà, infatti, analizzo la vita sentimentale di Freddie Mercury, Marilyn Monroe, Evita, e molti altri, inoltre analizzo testi di canzoni si Baglioni e di Bruce Springsteen.

Sui copyright ho riportato dei brani resi pubblici nel web in un documento pdf, e le mie analisi hanno scopo di critica intellettuale che è permessa per legge: lo so che scoccia che la verità venga detta!

Sulle citazioni a memoria non so che dire, io non ho mai parlato di vendetta e neanche ho mai avuto intenzione di comprarmi un bar. Sicuramente ho minacciato di dire le cose che pensavo, e questo lo sto facendo dopo essere stato preso in giro innumerevoli volte!

Sergio Berti
sergio772@live.it

14 commenti:

  1. Come ti capisco !!! Mi farebbe piacere avere una copia del tuo libro ...

    comunque i Bug ci sono soprattutto dopo i 66°00 di latitudine!

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  2. Il libro si può comprare su www.ilmiolibro.it, oppure sul sito lafeltrinelli. E' conveniente comprarlo alla feltrinelli perché non si pagano le spese di spedizioni su acquisti superiori ai 19 euro.
    Tra un po', comunque, sara publicato da una casa editrice.
    Per qualsiasi notizia tra qualche giorno sarà attivo un sito internet:

    www.amore-e-discernimento.it

    Vedo che Lei è astrologo, bene se ha qualsiasi oppinione sia positiva e sia negativa e vuole renderla pubblica, mi sciva una lettera e il consenso di pubblicarla e io la inserirò nel mio prossimo libro.
    Se non vorrà scrivermi una lettera ma postare in questo blog saremo favoriti nel confrontarci.

    Grazie per l'interesse,

    Sergio Berti

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  3. ho letto tutto quanto e mi sono fatto una idea personale di tutta la questione. indipendentemente dalle ragioni e i torti, volevo solamente commentare l'utilizzazione di un termine che secondo me non è pertinente; ma dico questo solo per puntigliosità (asc vergine e marte nei gemelli). secondo il mi parere è scorretto l'uso del termine "bug" che dovrebbe essere invece sostituito con "visione personale". difatti affrontare una tematica approcciando in un modo specifico, non è un bug. un bug sarebbe tale solo nel caso in cui comportasse un errore. dunque, possiamo parlare al massimo di una visione "limitata" (ovviamente affermazione discutibile in base ai punti di vista di ognuno di noi)e se essa non compromette il risultato finale, ma omette solo alcuni dettagli, (importanti o meno per l'appunto in base alla propria visione soggettiva)non può esser definita bug.
    da wikipedia:
    "Nell'informatica il termine bug o baco identifica un errore nella scrittura di un programma software. Meno comunemente, il termine bug può indicare un difetto di progettazione in un componente hardware, che ne causa un comportamento imprevisto o comunque diverso da quello specificato dal produttore."... le regole dell' AA non danno risultati imprevisti (sarebbero tali secondo qualcuno che non le ha capite bene, e posso giurarti che sono veramente tanti e non si rendono conto che le imprevedibilità sporadiche dipendono da fattori perfettamente prevedibili.... sembro un po' criptico, ma mi rendo conto che esaurire questo specifico item richiederebbe un lungo post a parte). quindi dicevo, le regole non danno risultati imprevisti ma semmai, darebbero risultati diversi se fossero strutturate in modo diverso. la strutturazione prescinde dal loro funzionamento ed è subordinata a quello che vogliamo ricercare. l'AA è strutturata in modo tale da ottenere costantemente delle risposte (costante statistica)attendibili. queste risposte attendibili sono quelle stabilite dalle regole stesse. quindi nessun bug (nel senso del significato originale del termine). al di la di questo piccolo accorgimento (che avrebbe potuto evitare dei malintesi ulteriori)scritto solo per una mia puntigliosità che spero apprezzerai, non commenterò (come ho preannunciato più su) tutta la diatriba poichè si tratta di questioni delicate che secondo me dovrebbero esser risolte personalmente, senza coinvolgimenti esterni. un grosso saluto.

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  4. Caro Giuseppe,
    quello che scrivi è giusto, ma la critica di Ciro Discepolo è diversa da come l'hai intepretata, e per comprendere cosa ho scritto devi leggere il libro.
    Quando mi riferisco alle "bugie" in intendo in relazione alle tecniche di previsione o d'interpretazione, mi riferisco a altro.
    Per quanto mi riguarda non c'è niente di personale da risolvere, il fatto che i "bug" comportano errori sistematici che si ripetono all'infinito se non si corregge l'errore o si colma una mancanza.
    Per quanto riguarda il termine "bug", per quanto ne so, non identifica solo un errore ma anche un errore di strutturazione che non prevede un particolare problema.
    Cari saluti
    Sergio

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  5. non ho capito a cosa ti riferisci: io non ho interpretato nè parlato dello scritto di discepolo. ho solo definito il termine bug.

    a proposito del termine bug (così come lo conosci tu)potresti citarmi la fonte da cui trai quel significato? (potrebbe essere che mi sfugge un ulteriore significato non presente su wikipedia). a tal proposito ho effettuato una ricerca, ma non ho trovato nulla che si riferisce a ciò che dici.

    http://www.google.it/#hl=it&q=cos%27%C3%A8+il+bug%3F&aq=f&aqi=&aql=&oq=&gs_rfai=&fp=dfcdaf7e6318c68f

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  6. Nel 1993 ho fatto un corso di programmazione, e ho studiato programmazione anche alle superiori, all'istituto tecnico meccanico.

    In ogni caso se ti va di tradurre la versione di wikipedia avrai una definizione migliore, altrimenti fai tu una ricerca perché il modo di parlare per niente di voi astrologi della AA mi ha veramente rotto il CAZZO.

    http://en.wikipedia.org/wiki/Software_bug

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  7. Ciao Sergio. vorrei un chiarimento: dici che noi astrologi dell'AA ti abbiam rotto il c....
    ma nel mio caso specifico, cosa ti ha dato fastidio? non mi pare di aver usato toni offensivi, oppure di aver scritto qualcosa di deleterio per la tua persona. qui scrivi:
    "Chiunque voglia commentare in questo blog lo può fare e può benissimo dire tranquillamente la propria oppinione. Io ammiro le persone che sanno discutere in modo tranquillo, garbato e rispettoso, senza avere la pretesa di credersi intellettualmente in grado di prendere in giro nessuno."

    io sono stato garbato, sereno, ho commentato solo il termine "bug" e ti ho chiesto dove poter ottenere le informazioni utili per ampliare la mia conoscenza del termine in questione dato che non figurano da nessuna parte.

    a questo punto non è vero che rispetti chi fa delle osservazioni; tant'è che mi hai preso a male parole. Non è possibile ed è inammissibile che per una sciocchezza del genere tu possa reagire in un modo così incivile. se non sei capace di gestire serenamente le conversazioni, affrontare le tematiche con distacco e obbiettività, ti consiglio di rinunciare al dialogo poichè chiunque leggerà i tuoi post si accorgerà facilmente di questi tuoi sbalzi d'umore. fai attenzione: questo atteggiamento potrebbe gravare sulle vendite del tuo libro! per cui, cancella questi ultimi post e prosegui la conversazione con serenità. già una prima volta ho subìto l'esclusione dai tuoi amici su fb senza capire il perchè.. ora nuovamente hai una reazione secondo me ingiustificabile. ti consiglio di fare mente locale, riflettere prima di scrivere e non generalizzare sulle persone che fan parte di una scuola di pensiero. o forse pretendi che qualsiasi cosa tu scriva sia sacrosanta? se è per questo, leggendo la prefazione del tuo libro, mi sono accorto degli innumerevoli errori di costruzione del periodo oltre che grammaticali ( Non te ne ho fatta menzione per una questione di rispetto nei tuoi confronti)e mi chiedo come mai tutta questa frettolosità! (non solo nel giudicare, ma anche nello scrivere)Io penso che avresti potuto far correggere le bozze con calma per ottenere un lavoro definitivo magistrale. però sei stato frettoloso così come sei frettoloso a giudicare e insultare. contento tu, contenti tutti!

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  8. Senti Giuseppe, tagliamo corto mandami il tuo indirizzo all'indirizzo e.mail sergio772@live.it e dato che abbiamo chettato in privato ti spedirò una copia del mio libro gratuitamente. Quando capirai cosa ha scritto Ciro Discepolo e l'opportunismo che sta dietro alla sua pignoleria farai obbiezioni in modo molto diverso.
    Se io do una definizione sei tu che dei fare una ricerca per dimostrare che io ho sbagliato e lo devi fare con fonti sicure.
    Tu ha fatto col termine "bug" quello che molti astrologi fanno con gli insegnamenti di Jung e di molti grandi astrologi.
    Per questo nel mio libro entro nello specifico degli argomenti in modo approfondito, ma facendolo mi attaccano dicendomi che voglio fare il sapeientone.
    Io penso che il tuo comportamento sia in buona fede e credo tu abbia abbastanza buon senso per capire come stanno realmente le cose.
    Niente di personele, te l'assicuro,
    Saluti
    Sergio Berti

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  9. se vuoi, puoi venire a scrivere nel mio blog (nonostante tu mi abbia cancellato per la seconda volta dagli amici di fb).

    è graditissima ogni critica che abbia la pretesa di stimolare una discussione colta che permetta di far funzionare il cervello.

    http://alramiastrologo.blogspot.com/

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  10. Caro Giuseppe,
    avevo intenzione di dedicare questa serata alla lettura del tuo blog, ma poi ho visto i video di Ciro Disceplo, mi è venuto il voltastomaco e mi è passata la voglia. Questo perché in passato ho sentito dalle sue labbra e non ricordo dove ho letto, che Ciro Discepolo voleva definire l'astrologia un'arte allo stesso modo di come anche la medicina, la quale è più arte che scienza.
    Tu mi hai fatto delle domande, ma il problema non è tanto rispondere a dei quesiti perché anche in merito alla Cabala ci sono problematiche di fondo che debbono essere chiarite.
    In ogni caso ho letto qualcosa per tutti gli argominti di cui mi hai chiesto e nel mio libro faccio chiaramente riferimento ai testi da cui traggo le mie conoscenze, tanto che faccio citazioni precise e testuali a scopo di critica.

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  11. in sostanza quindi non mi puoi consigliare alcun testo: se voglio sapere quali hai letto devo comprare il tuo libro e li troverò tutta la bibliografia. ok. ricevuto. pensavo ingenuamente che in ogni caso potevi citarmene qualcuno.

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  12. Se hai latto il mio sito e l'introduzione del mio libro hai già due due citazioni di due testi molto importanti di Gershom Scholem:

    La Cabala, di Gershom Scholem ed. Mediterranee pag. 14
    Il Nome di Dio e la teoria cabbalistica del linguaggio, di Gershom Scholem ed. Adelphi pag. 13.

    A differenza di Ciro Discepolo, sto cercado prima di stendere dei testi con il mio pensiero e il mio modo di vedere le cose, poi, coerentemente a quanto scritto, mi prenderò il lusso di parlare e scrivere a "ruota libera" come fa lui. Caro Giuseppe, devi capire che se Ciro Discepolo si fa tanti nemici ci sono dei motivi e alcuni di essi non sono a suo favore, perchè di contrandidizzioni nei suoi testi ce ne sono a centinaia.
    Nei video che tu hai inserito nel tuo blog, Ciro Disceplo afferma che l'astrologia non è una scienza, ma altrove ( e adesso andro a cercarmi le citazioni precise) ha affermato che l'astrologia è un'arte similmente alla medicina. Ma se consideriamo sia l'astrologia e sia la madecina delle "arti" allora sorge il problema di cosa sia l'arte, cioè di attribuire le dafinizione di arte alla medicina e all'astrologia.
    Impostato il discorso in questo modo le contraddizioni fioccano a decine e nei miei testi sto cercando di analizzarle una per una in modo razionale e sistematico.
    Il mio modo di agire non mi rende conpetitivo sul mercato come astrologo professionista perché non riempio nessuno di cretinate, ma almeno non prendo in giro nessuno.

    Leggiti per lo meno il mio sito nel quale pubblichero dei riassunti dei contenuti principali dei miei testi.

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  13. e sia ben chiaro che i miei tenti, prima di registrarli al copyright li faccio leggere a più persone in modo da coglierne tutte le critiche. Per esempio la prof. Grazia Contus ha corretto molte affrmazioni in merito alla filosofia che io davo per vere perchè le avevo lette in articoli di astrologi, sia pubblicati su ricera '90 sia su altre riviste, quindi in una certa misura, e nei miei testo lo scrivo chiaramente, gli scienziati hanno ragione nel contestare le affermazioni degli astrologi.

    citando non letteralmente una frase del mio libro: "vogliamo giocare con le parole... giocando s'impara" ma gli errori sono errori.

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  14. solo un appunto: io ti ho chiesto di citarmi dei testi e tu mi parli di discepolo. cerco di deviare il discorso su altri argomenti ma si finisce sempre per parlar di discepolo....possiam parlare di altro?

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Chiunque voglia commentare in questo blog lo può fare e può benissimo dire tranquillamente la propria oppinione. Io ammiro le persone che sanno discutere in modo tranquillo, garbato e rispettoso, senza avere la pretesa di credersi intellettualmente in grado di prendere in giro nessuno.