venerdì 2 maggio 2008

Definizione e Principi Fondamentali dell'Astrologia: "Duello" Astrologia / Astronomia - Parte Ottava -


Definizione e Principi Fondamentali dell'Astrologia

Cotterell scrive nei suoi libri:"Nel 1946 la RCA, la Radio Corporation of America, affidò all'ingegnere John Nelson l'incarico di indagare le cause delle vampate nella speranza di poterle in futuro prevedere e quindi di anticipare le conseguenze dannose. Nelson studiò le posizioni dei pianeti in relazione alle condizioni tempestose sulla superficie del sole e determinò che queste, nel 93,2 % dei casi, erano legate ai disturbi. Dimostrò che tutti i pianeti influenzano il sole, ma che Mercurio, il più vicino al sole, aveva la maggior influenza. Questo sembra confermare le affermazioni degli astrologi secondo cui le posizioni dei pianeti al momento della nascita sono strumentali alla personalità del bambino; i pianeti causano tempeste e scoppi solari, le particelle bombardano la terra, prolungano o accelerano il momento del parto. In questo modo la personalità del bambino, positiva o negativa, sembra essere correlare alle emissioni solari".("Le profezie di Tutankhamon", Corbaccio ed. pag 338)Non solo i pianeti influenzano l'attività del sole creando i cicli delle macchie solari e le relative perturbazioni, ma molto probabilmente influenzano anche il vento solare. Considerando che il magnetismo solare influenza il campo magnetico terreste e che il campo magnetico terreste comporta mutazioni genetiche negli embrioni, è sicuramente possibile affermare che al momento del concepimento le posizioni astrali determinano le caratteristiche dell'uomo che si evolverà dall'embrione. Cotterell dimostra come il campo magnetico della terra al momento della nascita sia in analogia al campo magnetico terrestre al momento del concepimento, per tanto è giusto affermare che esiste una validità sull'interpretazione di un Cielo Natale eretto per l'orario di nascità.
Quanto sopra affermato non contraddice i fenomeni della risonanza e della memoria dell'acqua esposti da Ciro Discepolo come possibili spiegazioni scientifiche dell'Astrologia.
http://sergioberti.blogspot.com/2008/04/razionalizzazione-scientifica.html

Ma c'è da notare che Maurice Cotterell, non è un astrologo e per questo nelle sue teorie ci sono dei punti deboli. Nel presente sito riporto le sue principali considerazioni in merito all'Astrologia:
http://www.alphaeomega.it/astrologia.alphaeomega.it/Astrogenetica.htm

E' da tenere presente che affermare che la rotazione del quadripolo equatoriale del Solare sia la causa delle caratteristiche dei segni Zodiacali può essere un'affermazione priva di validità e forse in contrasto con gli insegnamenti dei più grandi astrologi. A parte questa considerazione, le ricerche di Cotterell sembrano avere uno sfondo di validità.
Ma è bene considerare le opere dei grandi astrologi per poter giungere a conclusioni corrette.
Nel "Trattato Pratico di Astrologia" di André Barbault (ed. Astrolabio), a pagina 17, si può leggere:
"La pratica dell'astrologia si basa sull'interpretazione della carta del cielo alla nascita di un individuo. [...]
Se ci si immagina il cielo come un teatro di operazioni nel quale si svolgono alcuni fenomeni identificabili, è necessario inquadrarlo in modo preciso. Per l'astronomo, questa volta stellata che si offre allo sguardo dello spettatore terrestre è innanzi tutto una sfera di raggio infinito, che circonda la Terra. Le distanze reali che separano tra loro gli astri, e che li allontanano dal nostro pianeta, non hanno importanza: si ammette che tutti gli astri - luminari (Sole e Luna), pianeti e stelle - siano ripartiti su una sfera ideale, dal raggio indeterminato, il centro della quale è il luogo da cui si osserva (luogo di nascita, nell'oroscopia). Ecco ciò che si chiama la sfera celeste."

La Carta del Cielo non è altro che la rappresentazione bidimensionale su un foglio, di come sono collocati i pianeti al momento in cui nasce una persona. In base a queste posizioni l'astrologo esegue una interpretazione dei simboli zodiacali e planetari.
Bisogna soffermarsi sul concetto dell'istante della nascita, cioè sul "qui e ora" a cui Ciro Discepolo si riferisce sempre nei suoi libri. E per comprendere cosa si intende per "qui e ora" è utile rifarsi alla teoria di Frederick Perls.

La terapia della Gestalt (cioè della forma) nasce intorno al 1950 ad opera di Frederick Perls, con la collaborazione di R. Hefferline e P. Goodman.
Fondamenti teorici della Terapia della GestaltI principali fondamenti teorici della terapia della gestalt derivano dalla psicologia della forma. In particolare, Perls deriva dalla teoria del campo di Kurt Lewin, il principio secondo il qualeL´individuo è inevitabilmente, in ogni momento, parte di qualche campo. Il suo comportamento è una funzione del campo totale, che comprende lui e l´ambiente. (Perls, 1973, p.27)La spiegazione circa le dinamiche interagenti nel campo è arricchita da Perls mediante il riferimento al principio di autoregolazione organismica di Kurt Goldstein (secondo il quale tra individuo e ambiente c´è una continua negoziazione tesa all´attualizzazione delle risorse potenziali e al raggiungimento della situazione ottimale dal punto di vista del riequilibrio energetico), e agli studi sulla dinamica figura-sfondo. Studi, che Rubin aveva condotto nel campo della percezione visiva e che Perls traspone in campo psichico per spiegare il processo attraverso il quale l´individuo percepisce gli elementi più rilevanti in un dato momento nel campo come l´emergere di una figura sullo sfondo. La configurazione del campo individuo-ambiente, dunque, dipende dall´equilibrio che si stabilisce tra le forze di attrazione e repulsione che, in un dato momento, attraversano il campo, sia in direzione degli elementi esterni all´individuo che in direzione di quelli del suo mondo interiore.Ogni qual volta l´individuo percepisce un bisogno, o un elemento esterno verso il quale è "caricato" energeticamente (sia in senso positivo che negativo) si presenta a lui, l´equilibrio del campo viene sconvolto: una gestalt si apre e chiede di essere conclusa. Se l´individuo sarà capace, di volta in volta, di identificare i suoi bisogni dominanti, che emergono come figure sullo sfondo, e di instaurare con l´ambiente il contatto più adeguato per la loro soddisfazione, allora l´equilibrio sarà ripristinato, la gestalt potrà essere conclusa, e l´individuo sarà pronto per nuove esperienze, nuovi contatti con l´ambiente, nuove gestalt. Se, invece, il processo omeostatico fallisce, perché l´individuo non è stato capace di identificare i suoi reali bisogni, o perché non ha saputo stabilire con il suo ambiente un contatto adeguato, la gestalt non si chiude, rimane inconclusa; e una gestalt inconclusa pone continue interferenze al flusso di scambi tra l´individuo e l´ambiente, determinando una certa fissità nelle modalità con cui questi manipola e interagisce con l´ambiente stesso. L´elemento che differenzia maggiormente l´individuo sano da quello nevrotico è, infatti, per Perls proprio l´elemento di mobilità. Un modello sano di funzionamento prevede, dunque, un continuo, armonico e ritmato processo di apertura e chiusura verso l´ambiente, o come direbbe Perls, di contatto e ritiro:Se il contatto è troppo prolungato diventa inefficace o doloroso; se il ritiro è troppo prolungato interferisce nei processi vitali. Contatto e ritiro, in una struttura ritmica sono, sono i mezzi per soddisfare i nostri bisogni, per continuare i processi costanti della vita stessa. (Ibidem, p.33)

All'istante della nascita, ogni individuo rispecchia la caratteristiche del "campo" simboleggiato dai simboli astrologici di quel preciso istante. Poi nel corso della vita i pianeti si spostano, quindi ogni persona si troverà in ogni istante immerso in un "campo" sempre diverso e in continua mutazione. Tale mutazione è dovuta ai transiti planetari (appunto, allo spostamento dei pianeti) e all'alternarsi delle Rivoluzioni Solari.
Ma ritornando all'istante ci sono da tenere in considerazione le contestazioni avanzate dal CICAP, Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale, nei confronti dell'Astrologia:
http://www.cicap.org/new/articolo.php?id=100017

8. Se l'influenza astrologica è trasportata da una qualsiasi forza nota, perché sono i pianeti ad avere l'effetto maggiore? Se gli effetti dell'astrologia possono essere attribuiti alla gravità, alle forze di marea, o al magnetismo (ciascuna di queste cause è invocata da una scuola diversa), anche uno studente di fisica alle prime armi può eseguire i calcoli nacessari per stabilire che cosa realmente influenzi un bambino appena nato. Questi calcoli sono stati eseguiti per molte diverse situazioni nel volume di Roger Culver e Philips Ianna Astrology: True or False. Per esempio, risulta che l'ostetrica che assiste il bambino possiede un'attrazione gravitazionale che è sei volte quella di Marte, e una forza di marea duemila miliardi di volte più intensa. Infatti l'ostetrica possiede certamente meno massa di Marte, ma è enormemente più vicina al bambino. 9. Se l'influsso astrologico è trasportato da una forza ignota, perché questa è indipendente dalla distanza? Tutte le forze ad ampio raggio d'azione che noi conosciamo nell'universo diventano sempre più deboli con l'allontanarsi degli oggetti. Ma, come ci si potrebbe aspettare in un sistema geocentrico costruito migliaia di anni fa, le influenze astrologiche non dipendono affatto dalla distanza. L'importanza di Marte nel vostro oroscopo è la stessa, sia che il pianeta sia della stessa parte del Sole insieme con la Terra, sia che si trovi sette volte più lontano dal lato opposto. Una forza che non dipende dalla distanza sarebbe una scoperta rivoluzionaria. 10. Se gli influssi astrologici non dipendono dalla distanza, perché non esiste un'astrologia delle stelle, delle galassie e dei quasar? L'astronomo francese Jean Claude Pecker ha osservato che gli pare segno di chiusura mentale degli astrologi il limitare la loro attività al nostro sistema solare. Miliardi di stupendi corpi celesti in tutto l'universo sommerebbero il loro influsso a quello dei nostri esili e piccoli Sole, Luna e pianeti. Un cliente il cui oroscopo ometta gli effetti di Rigel, della pulsar del Granchi e di M31, ha veramente ricevuto indicazioni complete?

Prima di tutto c'è da ribadire che l'Astrologia si fonda su simboli, i quali hanno valore spirituale e psicologico e che questo aspetto non ha niente a che vere con la scienza, tanto che è assurdo definire l'Astrologia una scienza. Ma sicuramente vi sono delle influenze fisiche che intervengono nel corpo dei neonati.
Cotterell ha dimostrato come le orbite planetarie influenzino l'attività del Sole e sul vento Solare. Ma a parte questo non ha senso dire " anche uno studente di fisica alle prime armi può eseguire i calcoli necessari per stabilire che cosa realmente influenzi un bambino appena nato" in quanto la nascita di una bambino è un fenomeno che avviene in natura senza il completo controllo dell'uomo. L'influenza del Sole, della Luna e dei pianeti non è prodotto da un esperimento di laboratorio, ma sono presenti in natura e basta.
Se si leggono i testi degli scienziati del giorno d'oggi si può benissimo comprendere che le conoscenze fisiche attuali non sono in grado di spiegare tutti i fenomeni. Gli scienziati sono consapevoli di questo perché sono tutt'oggi alla ricerca di formule matematiche che comprendano la teoria della relatività, la meccanica quantistica, i campi elettromagnetici e tutte quelle formule matematiche descrivono dei fenomeni, ma che sono incoerenti tra loro.
La verità è che non c'è coerenza tra le varie teorie fisiche. Lo stesso Einstein ha dovuto elaborare la Teoria della Relatività Generale nel 1915, in quanto la Teoria della Relatività Ristretta (1905) non comprendeva la gravitazione, cioè la presenza della massa nella coordinate spazio-tempo (alla base della Teoria della Relatività Ristretta). Einstein ha continuato a lavorare per il resto della sua esistenza, per scoprire un'ulteriore teoria che comprendesse tutti gli altri fenomeni fisici, ma non ci riuscì. Allo stesso modo, tutt'oggi, sono allo studio delle teorie che però non hanno trovato riscontri.
Pertanto, neanche i Premi Nobel per la fisica sono in grado di definire tutti i fenomeni che avvengono nell'Universo e come questi fenomeni possono influenzare la grande quantità di tipi di onde elettromagnetiche e onde radio emesse dal Sole.
In oltre Einstein elaborò una teoria che negli anni '90 trovò, secondo lo Speciale della rivista Newton N°3 2006 pagg 52-53, riscontro nella pratica: "Infatti Einstein aveva ipotizzato un esperimento teorico secondo cui le informazioni sullo stato di particelle lontane possano essere ricevute all'istante annullando qualsiasi distanza spazio-tempo".
Ma non è tutto, in base a un famoso teorema dimostrato nel 1964 dal fisico irlandese John Stewart Bell (che è considerato da molti esperti nel campo dei fondamenti concettuali della meccanica quantistica come il più importante recente contributo alla scienza), un’esperienza avvenuta nel passato tra due particelle subatomiche crea tra di esse una forma di “connessione” per cui il comportamento di ciascuna delle due condiziona in modo diretto ed istantaneo il comportamento dell’altra indipendentemente dalla distanza che le separa. Per esempio, nel caso di due particelle subatomiche inizialmente accoppiate e che poi vengono separate e allontanate l’una dall’altra, se ad un certo istante invertiamo il senso di rotazione (chiamato dai fisici con il termine “spin”) di una delle due, in quello stesso istante anche l’altra inverte il suo senso di rotazione, indipendentemente dalla distanza che separa le due particelle. Ai giorni nostri, non è stata trovata ancora alcuna contro-argomentazione significativa in grado di mettere in discussione la validità del teorema di Bell. Tutti gli esperimenti effettuati finora – e particolarmente significativi sono, in questo senso, gli esperimenti di Alain Aspect (1981) al laboratorio di ottica di Orsay, di Yanhua Shih (2001) dell’Università del Maryland e di Nicolas Gisin (2003) dell’Università di Ginevra – hanno confermato il risultato ottenuto da Bell, vale a dire che la non località deve essere considerata una caratteristica fondamentale e irrinunciabile del mondo microscopico, che le particelle subatomiche sono capaci di comunicare istantaneamente a prescindere dalla loro distanza. La comunicazione istantanea, l’intreccio tra le particelle subatomiche – effetto noto anche con il termine tecnico di “entanglement quantistico” - può essere considerato uno dei più grandi misteri della conoscenza umana: pur essendo un fenomeno osservabile e ripetibile, non sembra avere una chiara spiegazione logica.
Il Premio Nobel 1998 Robert Laughlin ipotizza qualcosa di molto più sconcertante: l'universo è in stretta relazione con lo spirito umano! Lo afferma nel suo libro "Un Universo Diverso, Reinventare la fisica da cima a fondo".

Nessun commento:

Posta un commento

Chiunque voglia commentare in questo blog lo può fare e può benissimo dire tranquillamente la propria oppinione. Io ammiro le persone che sanno discutere in modo tranquillo, garbato e rispettoso, senza avere la pretesa di credersi intellettualmente in grado di prendere in giro nessuno.