giovedì 10 aprile 2008

"Duello" Astrologia / Astronomia - Parte Prima -


Il primo argomento trattato riguarda il momento in cui, nel corso della storia, l'Astrologia e l'Astronomia si sono divise, in quanto in antichità gli astronomi erano anche astrologi. Poi la discussione si sviluppa in modo da spiegare cosa sia scientifico e cosa non lo sia, prendendo in esame le basi scientifiche dell'Astrologia.


Ciro Discepolo ha precisato che i 5 grandi astronomi dell'era moderna, cioè Copernico, Tycho Brahe, Keplero, Galileo e Newton, non solo erano astrologi, ma hanno anche scritto libri di Astrologia. Un prova di questo è il libro "Newton, l'ultimo mago", del professor Rizzoli.

Il professor Giuseppe Longo dà conferma dell'interesse delle 5 grandi personalità scientifiche per l'astrologia e precisa che dalla morte di di Newton (1727) si è sviluppato un metodo scientifico che ha portato gli scienziati a non occuparsi più di Astrologia. Anche se si ritiene che la scienza sia nata nel 1620, quando Galileo scrisse il "Dialogo sui massimi sistemi", il professor Longo ritiene che ci sia voluto un po' prima che venisse abbandonato il vecchio modo di pensare.

Il professor Giuseppe Longo usa le seguenti parole per definire il metodo scientifico: "Fino all’epoca di Newton non esisteva quello che oggi chiamiamo metodo scientifico, da dopo Newton sì. Ed è là che è avvenuta la frattura totale e insanabile. Ciro Discepolo ha usato dei termini che ad uno scienziato non verrebbe mai in mente di usare: l’“inconfutabilità” ha usato all’inizio, ma la scienza, per definizione, si basa sulla confutabilità. La scienza vuole confutare. La differenza rispetto ad altri modi di conoscere, di sapere, è che quando la scienza confuta, lo fa una volta per tutte. Toglietevi dalla mente l’idea che la scienza dica verità: per definizione la scienza non ha nessuna verità, nessuna teoria fisica è vera. Quello che al più si può dire di una teoria fisica è che quella teoria fisica non è stata dimostrata falsa. Ed è qua che cade l’asino. L’Astrologia, dai fisici, è stata dimostrata falsa, per cui, non ha più diritto di ricadere nell’ambito delle discipline scientifiche, e infatti, quella che può essere la mia obiezione all’Astrologia, è che fino a che gli astrologi fanno gli astrologi e continuano ad occuparsi di Astrologia, ben venga, è quando tentano di mettere quell’aggettivo “scientifico”, oppure di spacciare l’Astrologia per una scienza, che mi incavolo, perché è stata dimostrata falsa. Allora che cos’è, facciamo finta di non capirci?"

Ciro Discepolo risponde affermando che ci sono tre tipi di prove scientifiche a sostegno dell'Astrologia:"sui tre tipi di prove con cui noi cerchiamo di validare, ma non agli occhi degli astronomi, perché non abbiamo mai ritenuto che essi siano il Pubblico Ministero in un processo nei nostri confronti. Noi cerchiamo di validare determinati item dell’Astrologia per i nostri studi stessi, cioè per non andare a vento e per non andare a dire sciocchezze, quindi, evidentemente ciò ci interessa all’interno, tra gli studiosi di Astrologia, e ripeto ci sono attuali Premi Nobel che studiano Astrologia e sono astrologi, e poi vi posso fare i nomi, se voi li volete. E allora, in tal senso, noi abbiamo tre tipi di prove: ci sono le prove quelle proprio di laboratorio (vi posso elencare quali di esse dimostrano che non solo la luna ha influenza sugli esseri umani, ma anche il sole, moltissimo, con tutta una serie di test di laboratorio, dal test che si fa nel laboratorio di analisi, il test di Takata, o il fatto che il nostro corpo inizia a produrre melatonina mezz’ora dopo il tramonto, c’è un picco di produzione, quindi sente proprio la posizione del sole, ma vi potrei fare esempi a centinaia, al fatto che i pianeti influenzano la vita sulla Terra, e ci sono prove che vi posso citare e che vengono utilizzate oggi dalle industrie, non dal mago Otelma, ma dalle industrie, e questa è una prima prova…"[...]La seconda tipologia di prove è quella di poter riuscire a dimostrare che gli astri hanno un’influenza sulla vita degli esseri umani e con degli esperimenti che si chiamano di tipo “matching”, vale a dire di mettere assieme delle realtà. Per esempio, sono stati fatti una serie lunghissima di esperimenti da Vernon Clark, che era uno psicologo e che ha dimostrato che gli astrologi furono in grado, vedendo solo una data di nascita, di riconoscere le professioni di 10 persone, con un gruppo di controllo che aveva gli stessi strumenti, ed erano psicologi, cioè solo la data di nascita. E mentre il gruppo di controllo restò al livello del caso, gli astrologi stabilirono un picco molto alto. Il terzo tipo di prove è quello di ordine statistico. Su centinaia di migliaia di casi, adesso siamo arrivati addirittura a milioni di casi che sono stati testati. Allora, qui sorge il problema, perché si dice “la scienza ha dimostrato che questi fatti sono falsi”. Dovremmo capirci bene, perché se la scienza è rappresentata solo da alcuni professori, allora è chiaro che questi hanno ritenuti tali fatti non validi, però se noi consideriamo che i professori di statistica della Sorbona, e possiamo fare un nome, Fabergé, e che il professore Tornier dell’Istituto di Statistica dell’Università di Berlino, che non mi sembra proprio quella di un paese del Terzo Mondo, e Jean Porte, che è stato professore di statistica all’Istituto Nazionale di Statistica francese, ebbene tutti e tre hanno ripetutamente convalidato detti risultati. Qui sarebbe di cattivo gusto mettermi personalmente in mezzo a tale discorso (a mezzo delle mie ricerche statistiche), però parliamo di un mio avversario, perché molti credono che Michel Gauquelin fosse un astrologo, e invece era un nemico dell’Astrologia, ebbene, questi risultati sono stati vagliati ripetutamente (Jean Porte, era un nemico acerrimo di questi risultati, perché lavorava con Paul Coderc, che era il direttore dell’Osservatorio Astronomico di Parigi), e dopo ripetute prove, anche validati. E che cosa abbiamo ottenuto? Abbiamo ottenuto che i professori dei vari comitati gemelli o fratelli, o cugini, come vogliamo dire, del Cicap, quello di Bok negli Stati Uniti, quello belga e quello francese, uno di loro ha affermato: “Se la Statistica si mette a dare ragione all’Astrologia, allora io smetto di credere alla Statistica”, e questa è la storia."

Anche il moderatore espone una sua considerazione molto Interessante: "Una cosa che è innegabile, rispetto al discorso che ci siamo fatti prima e che secondo me vale la pena di discutere, è che comunque anche la scienza, con la esse maiuscola, la scienza ufficiale, negli ultimi anni, si dedica molto ad un lavoro di tipo diverso, cioè a un lavoro di previsione su fenomeni estremamente complessi e con un margine, almeno nell’immediato, nel breve termine, di verificabilità molto bassa, molto difficile. L’esempio più classico è (ed è un campo di studi su cui in questo momento ci sono enormi sforzi, enormi investimenti) la previsione del cambiamento climatico, un lavoro su cui c’è evidentemente un margine di errore enorme e che però è con piena cittadinanza nella scienza ufficiale. Ora, ripeto, non sto proponendo un paragone tra questo tipo di metodo e il metodo astrologico di cui stiamo parlando, ma secondo me è interessante per capire meglio come le due parti intendono, evidentemente diversamente, anche in un caso di quel tipo, anche in un caso in cui siamo nel tentativo di fare previsioni su fenomeni molto complessi, il problema della prova e del metodo."

Fino a questo punto il dibattito si è svolto in modo sensato, ma dalla prossima risposta del professor Longo, vi sono una serie di distorsioni e omissioni che sviano dal buon senso e da un reale filo logico. In fatti la discussione si perde inutilmente nel decidere se la statistica sia o meno una scienza, e non si considerano le "prove di laboratorio" a cui Ciro Discepolo ha fatto riferimento.

2 commenti:

  1. Caro Sergio,
    i miei migliori auguri per questo tuo blog e naturalmente per il sito correlato.
    Continua a postare i tuoi interessanti argomenti, considerazioni, commenti.

    Un caro saluto,
    Sabrina.

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  2. Cara Sabrina,
    grazie per la tua gentilezza e per la tua costante premura.

    Un caro saluto anche da parte mia
    Sergio

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